Qualcuno la chiama “guerra fredda” tra la Lazio e Keita, io lo chiamo “ridicolo”: ridicolo il giocatore e chi lo sponsorizza, il caro Calenda che parla ancora di trattamento inadeguato e stipendio “povero”. Ma per favore!

 Si dice “in bene o in male purché se ne parli”… Beh quando però si fa di tutto perché se ne parli male! Anche ieri Balde non si è presentato all’allenamento e pare non si voglia presentare per parecchio.

Sapete la motivazione che lui ed il suo agente stanno propinando in giro? Dalla Spagna, dove ora si trova, è arrivato a Formello un certificato medico che attesta lo stato psicologico non ottimale dopo l’esclusione dal match di Supercoppa. Chissà se girare per discoteche è la giusta terapia, dovremmo provare tutti. 

È colpa del clima ostile, delle scritte sui muri, insomma siamo tutti pazzi e lui è la povera vittima del caso.

La società ha dato l’ultimatum: 48 ore perché si presenti, altrimenti, come dichiarato dall’avvocato Gentile, da una sola multa la Lazio potrà procedere rivolgendosi al Collegio Arbitrale. 

Capricci, Tweet velenosi, tanto che, tramite Marotta, i bianconeri si sono ritirati e non offriranno più.

Vai alla Juventus vai, che voglio vedere quanto duri. La Lazio ti ha abituato bene, ma nei club dove i campioni veri ci sono, Dybala per esempio e non è concesso neanche a lui fare i capricci, basta un niente, sei uno “sostituibile” e vai a casa. Di Balotelli uno c’è già stato, niente di nuovo insomma. Per distinguermi fossi in Keita, proverei con una cosa nuova: l’educazione

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